Il 19 novembre 2025 il Consiglio Europeo ha approvato il mandato negoziale per la revisione dell’EUDR, il regolamento che impone alle imprese di garantire che materie prime come caffè, cacao, soia, gomma, palma da olio, bovini e legno siano “a deforestazione zero” e conformi alle normative del Paese di origine. L’intervento si concentra su due assi principali: rinvio delle scadenze e semplificazione degli obblighi, rispondendo alle richieste di operatori e Stati membri.
Per quanto riguarda le tempistiche, il Consiglio ha accolto le preoccupazioni di aziende e amministrazioni, stabilendo un rinvio uniforme dell’applicazione del regolamento. Le nuove scadenze prevedono l’entrata in vigore al 30 dicembre 2026 per operatori di medie e grandi dimensioni, mentre micro e piccoli operatori avranno tempo fino al 30 giugno 2027, beneficiando di ulteriori sei mesi. È stato inoltre eliminato il “periodo di grazia” inizialmente ipotizzato dalla Commissione, sostituito da una proroga chiara e uniforme per tutti.
Sul fronte della semplificazione, il mandato conferma e rafforza le misure proposte dalla Commissione per ridurre gli oneri amministrativi senza snaturare gli obiettivi ambientali dell’EUDR. La due diligence resta obbligatoria, ma con un modello più snello: la responsabilità della dichiarazione ricadrà esclusivamente sul primo operatore che immette il prodotto sul mercato, mentre i commercianti a valle saranno esentati. Per i micro e piccoli operatori primari è prevista una dichiarazione semplificata una tantum.
I negoziati con il Parlamento Europeo inizieranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di raggiungere un accordo prima della precedente data di applicazione del 30 dicembre 2025. Entro il 30 aprile 2026 la Commissione presenterà inoltre una valutazione sull’impatto delle semplificazioni, in particolare per micro e piccoli operatori.
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