VALUTAZIONE ATEX
SICUREZZA NEGLI AMBIENTI A RISCHIO ESPLOSIONE
- Analisi e definizione della zona pericolosa di cui è circondata la macchina/impianto in questione. Questa valutazione del rischio definirà la tipologia di atmosfera infiammabile esistente e le sue caratteristiche di pericolosità in applicazione della Direttiva ATEX 2014/34/CE.
- Analisi e definizione delle zone pericolose interne di una macchina/impianto in modo da evidenziare se esistono fasi del processo produttivo molto pericolose che possono realizzare condizioni di esercizio ad alto rischio di esplosione e/o incendio e adeguare di conseguenza la macchina/impianto sempre in applicazione della Direttiva ATEX 2014/34/CE .
- Definizione delle caratteristiche della macchina in modo che possa essere adeguata alla atmosfera esterna ed interna con componenti adatti e collegati tra loro in modo coerente in accordo alle norme tecniche EN 1127-1 e ISO EN 80079–36, con il fine di garantire che nelle condizioni di esercizio normale e di guasto la macchina/impianto sia sempre in sicurezza e che quindi il rischio residuo sia sempre accettabile se non trascurabile o nella migliore delle ipotesi nullo come da EN 12100 .
Classificazione delle aree ATEX
In riferimento alla Direttiva ATEX 2014/34/CE ed all’Art. 293 del DLGS 81/08 (Testo unico di sicurezza) il datore di lavoro è obbligato alla classificazione delle aree e all’applicazione dell’Allegato L per le macchine installate in quelle aree pericolose.
Nei luoghi di lavoro ove possono essere presenti quantità e concentrazioni pericolose di gas o vapori infiammabili, devono quindi essere adottate misure di prevenzione per ridurre il rischio di esplosioni.
Da parte di Mi.Zar. verrà eseguita una analisi del rischio per valutare la possibilità di formazione di atmosfera esplosiva in tali luoghi con ripartizione di aree in base alla pericolosità di incendio od esplosione dell’area stessa.
L’analisi verrà poi utilizzata per la corretta scelta ed installazione degli impianti da impiegarsi in ambienti classificati ATEX, con denominazione variabile in funzione della pericolosità: zona 0,1,2 per i gas; zona 20,21 22 per le polveri.
Gli impianti inseriti in aree ATEX dovranno essere progettati e mantenuti in modo da ridurre al minimo le loro emissioni e le conseguenti estensioni dei luoghi pericolosi, sia nel funzionamento normale, sia in quello anormale con riferimento alla frequenza, durata e quantità delle emissioni di infiammabile nella atmosfera.