Il nuovo Regolamento (UE) 2025/40 sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio è stato pubblicato il 22 gennaio 2025 e sarà applicabile a partire dal 12 agosto 2026. L’obiettivo è chiaro: ridurre i rifiuti, aumentare la sostenibilità e armonizzare le norme in tutta Europa. Per le aziende, questo si traduce in azioni concrete da pianificare sin da subito, con scadenze scaglionate e l’obbligo di rispettare una normativa molto più stringente.

Cosa devono fare le aziende

1. Ripensare il packaging: Tutti gli imballaggi dovranno essere completamente riciclabili. In particolare, quelli in plastica dovranno contenere una percentuale minima di materiale riciclato (dal 10% al 35% a seconda della tipologia, entro il 2030). Ridurre al minimo peso e volume è ora un obbligo, così come evitare spazi vuoti superiori al 50% negli imballaggi multipli o da trasporto.

2. Dire addio a certi imballaggi monouso: Dal 1° gennaio 2030, saranno vietati alcuni imballaggi monouso in plastica, come quelli per frutta e verdura fresche non trasformate, o per alimenti consumati nei ristoranti. È il momento di iniziare a progettare alternative.

3. Favorire il riutilizzo Entro il 2027, le aziende dovranno accettare contenitori riutilizzabili dei clienti. Entro il 2028, dovranno offrire imballaggi riutilizzabili in alternativa ai monouso, senza condizioni penalizzanti.

4. Etichettatura chiara e uniforme Dal 12 agosto 2028, ogni imballaggio dovrà riportare in modo chiaro il materiale di composizione e le modalità di raccolta, secondo uno schema armonizzato valido in tutta l’UE.

5. Responsabilità estesa del produttore Le imprese saranno responsabili anche della fine vita dei propri imballaggi, inclusa la gestione dei rifiuti.

Sanzioni

Le imprese che non si adegueranno rischiano sanzioni economiche e restrizioni alla vendita. I controlli saranno affidati alle autorità nazionali, con criteri comuni a livello europeo.

Cosa fare ora

Questo è il momento di agire. Le aziende devono rivedere i propri sistemi di imballaggio, attivare un piano di transizione e prepararsi a rispettare ogni scadenza. La buona notizia? C’è ancora tempo per organizzarsi – ma serve un approccio strategico.

Hai bisogno di supporto per preparare l’adeguamento al Regolamento UE 2025/40? Contattaci tramite il form: siamo qui per aiutarti passo dopo passo.

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