Il governo ha completato il lavoro di elaborazione del PNR, il Programma Nazionale di Riforma che formalmente fa partire il DEF (Documento di Economia e Finanza 2020), ma che quest’anno viene presentato qualche mese dopo a causa dell’emergenza sanitaria. Una presentazione tardiva che diventa però l’occasione di leggere le linee guida degli interventi che il governo ha intenzione di attuare nei prossimi mesi per rispondere alla crisi economica: il PNR è infatti il primo passo verso la definizione operativa del Recovery Plan dell’Italia nel quadro della complessiva strategia di riforma del paese.

Nel PNR si spiega che “gli incentivi per Industria 4.0, ancora in vigore in forma di credito d’imposta (piano Transizione 4.0 ndr), saranno potenziati e ulteriormente estesi, dal momento che “alcune analisi sugli effetti dell’iperammortamento mostrano che negli scorsi anni l’incentivo è stato efficace nel sostenere la trasformazione tecnologica delle imprese e che le aziende beneficiarie hanno incrementato gli occupati in misura sensibilmente maggiore rispetto alle altre.

“L’adozione di tecnologie 4.0 e la digitalizzazione del sistema produttivo costituiscono evoluzioni imprescindibili per ravvivarne la proiezione competitiva e rafforzarne le difese digitali in molti settori e filiere. Il Governo intende rafforzare in particolare le agevolazioni legate al programma Transizione 4.0, stabilizzandole, anche in chiave di attrazione internazionale di investimenti, per un periodo almeno triennale e incrementando le aliquote agevolate sul credito d’imposta in una logica di forte attivazione di risorse private soprattutto sugli impieghi a maggior contenuto di innovazione e rischio”.