Controlli Industria 4.0 in arrivo.
Nel corso degli ultimi anni moltissimi imprenditori italiani hanno approfittato del credito d’imposta del progetto Industria 4.0, con una stima di almeno dieci miliardi investiti solo per il 2017, anno in cui è stato introdotto il super-ammortamento. A partire da quest’anno, tuttavia, inequivocabili segnali da parte del Governo ci indicano che siamo alle porte di un’intensificazione dei controlli Industria 4.0, che potrebbero mettere in difficoltà molti che, anche in buona fede, hanno usufruito di questo piano ormai esennale.
Le sanzioni.
In particolare, in caso di errori o non conformità, le sanzioni prevedono la revoca dell’intero credito goduto e una sanzione di pari entità (come da comma 2 dell’art. 1 del Decreto Legislativo 18 dicembre 1997, n. 471 “Riforma delle sanzioni tributarie non penali in materia di imposte dirette, di imposta sul valore aggiunto e di riscossione dei tributi, a norma dell’articolo 3, comma 133, lettera q), della legge 23 dicembre 1996, n. 662″), un rischio concreto e potenzialmente dannoso per tutti gli imprenditori che hanno avuto accesso al credito d’imposta.
Due fattori fondamentali
Il primo fattore da prendere in considerazione se vogliamo assicurarci che i nostri beni siano in regola per un eventuale controllo è quello del tempo: come sappiamo, infatti, allo stato attuale delle cose, il credito d’imposta su un bene Industria 4.0 peritato nel corso del 2022 e del 2023 prevede 3 anni di godimento dell’agevolazione, vale a dire che la percentuale del valore del bene che potremo vederci rimborsata (attualmente il 40%) sotto forma di credito d’imposta impiegherà 3 anni per venirci completamente erogata. Dalla fine del terzo anno, l’Agenzia delle Entrate in collaborazione col MIMIT avrà 5 anni di tempo per eseguire i controlli. L’utilizzatore dovrà quindi assicurare il mantenimento dei requisiti per i 3 anni del credito d’imposta e mantenere tali evidenze per i successivi 5 anni. Come riporta la circolare 9/E/2021 vi sono due fattori fondamentali alla verifica: la rispondenza ai 5+2/3 requisiti Industria 4.0 e il mantenimento per 3+5 anni delle evidenze di interconnessione (ordini di lavorazione inviati al bene e rapporti restituiti, nel caso di macchine dell’Allegato A).
Il nostro Servizio.
Il nostro nuovo servizio di Check-up Industria 4.0 si struttura con un Audit condotto presso la Vostra azienda da parte del nostro Consulente specialistico che verificherà questi fattori e la validità della documentazione tecnica e amministrativa relativa al Vostro bene peritato, allo scopo di verificare il mantenimento nel tempo della conformità al regolamento Industria 4.0. Questo servizio è fondamentale sia per verificare lo stato di rispondenza, sia per evidenziare eventuali incongruenze da rettificare.
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