Quando si utilizzano attrezzature per il sollevamento e movimentazione dei carichi, la prevenzione degli infortuni non dipende solo dalla corretta progettazione o dal corretto uso delle macchine, ma anche dal buono stato di conservazione delle attrezzature e degli accessori di sollevamento, come funi e catene.
Molti infortuni avvengono proprio per l’assenza di adeguati controlli sugli accessori di sollevamento, accessori che la Direttiva 2006/42/CE definisce come ‘componenti o attrezzature non collegate alle macchine per il sollevamento, che consentono la presa del carico, disposti tra la macchina e il carico oppure sul carico stesso, oppure destinati a divenire parte integrante del carico e ad essere immessi sul mercato separatamente; anche le imbracature e le loro componenti sono considerate accessori di sollevamento’.
Gli accessori di sollevamento devono essere sottoposti ad interventi di controlli e ispezioni, ‘secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime, desumibili dai codici di buona prassi (art. 71, comma 8, del D.Lgs. n. 81/2008)”.
Le tipologie di controlli riportate da alcune norme tecniche (ISO 9927:2013 e ISO 12482:2014) sono:
- ispezione giornaliera: ispezione condotta giornalmente prima di iniziare le operazioni di sollevamento; consiste in un’ispezione visiva o in test funzionali;
- ispezione frequente: ispezione condotta sulla base della frequenza e della severità di utilizzo dell’attrezzatura e dell’ambiente di lavoro, entro intervalli di tempo non superiori a tre mesi (a meno di periodi di inattività);
- ispezione periodica: ispezione condotta sulla base dell’ambiente di lavoro, della frequenza e della severità di utilizzo dell’attrezzatura, entro intervalli di tempo non superiori a 12 mesi (a meno di periodi di inattività)”.
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